Alessandra Todde decaduta: svelato il motivo e cosa farà la sinistra
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Alessandra Todde decaduta: svelato il motivo e cosa farà la sinistra

Alessandra Todde

Alessandra Todde decaduta dalla presidenza della Sardegna per irregolarità elettorali. Ecco come il M5S e il PD affrontano il caso.

La vicenda di Alessandra Todde, governatrice della Sardegna eletta con il sostegno del Movimento 5 Stelle e del centro-sinistra, è destinata a lasciare un segno nella politica italiana. La Corte d’Appello di Cagliari ha dichiarato la sua decadenza per violazioni delle norme elettorali, aprendo un caso politico e giuridico complesso. Il centro-destra non ha perso tempo nel chiedere le dimissioni della presidente, mentre la sinistra si trova in una posizione delicata, divisa tra difesa politica e rispetto della legalità.

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Le accuse a Todde: irregolarità e mancato rispetto delle regole

La decadenza di Alessandra Todde è legata a una serie di irregolarità nelle spese elettorali e alla mancata osservanza della normativa regionale. Tra le accuse principali ci sono documentazioni incomplete e dichiarazioni contraddittorie sui contributi elettorali. La Corte ha anche evidenziato una gestione negligente da parte del comitato elettorale, coordinato dal grillino Ettore Licheri, già al centro delle critiche interne al M5S. Come riferito da liberoquotidiano.it

Nonostante ciò, Todde si è dichiarata “tranquilla” e pronta a continuare il suo mandato fino a una sentenza definitiva. Tuttavia, il provvedimento della Corte è immediatamente esecutivo, creando un contesto di caos amministrativo in Sardegna. Gli avvocati della governatrice stanno lavorando a una richiesta di sospensiva e a un ricorso contro la sentenza, ma i tempi della giustizia rischiano di protrarsi fino alla prossima estate.

La politica si muove: tra temporeggiamenti e scontri interni

Parallelamente alle vicende giudiziarie, si apre il capitolo politico. Il Consiglio Regionale, che deve ratificare la decadenza, appare spaccato. Il presidente dell’Assemblea, espressione del PD, sembra intenzionato a prendere tempo, sfruttando una sentenza della Corte Costituzionale che consente di aspettare una decisione definitiva della magistratura. Tuttavia, il centro-destra preme per una rapida risoluzione, accusando la sinistra di voler proteggere Todde per preservare il governo dell’isola.

A livello nazionale, i leader di M5S e PD, Giuseppe Conte ed Elly Schlein, mantengono un profilo basso, evitando dichiarazioni ufficiali. Questo silenzio è interpretato come un segnale di debolezza, soprattutto per un movimento che ha fatto della legalità un punto cardine della propria agenda politica. Il tutto come riportato da liberoquotidiano.it

La vicenda di Alessandra Todde rappresenta un punto critico per il campo progressista, costretto a confrontarsi con errori interni e con l’impatto politico della decadenza. La Sardegna, intanto, rimane in una situazione di instabilità amministrativa, con un governo regionale dimezzato e una spada di Damocle che pesa sulle sue decisioni.

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ultimo aggiornamento: 7 Gennaio 2025 9:37

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